BioMonitoraggio

In media un essere umano consuma e beve rispettivamente dai 2 ai 3 kg di cibo e acqua al giorno.

Siamo sempre più concentrati a ricercare quelli più ‘puliti’, meno tossici, di coltivazione biologica o acque con concentrazioni chimico-fisiche ottimali… ma ci siamo mai fermati a pensare quanta aria respiriamo?

I 24.000 litri di aria che entrano nei nostri polmoni di quali sostanze sono composte?

4.800 di essi sono Ossigeno e i restanti 19.200?

Una delle ultime rilevazioni dell’Agenzia UE per l’ambiente sulla qualità dell’aria che respiriamo ha fatto emergere che in Europa 3,9mln di persone sono esposte ai principali inquinanti dell’aria ovvero: Pm10, biossido di azoto e ozono.
Circa il 95%, vive nel Nord del nostro paese.
L’Italia è al secondo posto in Europa per morti per Pm2.5 (60.600) e al primo per le morti da biossido di azoto (20.500) e per l’ozono (3.200).

Malgrado i lievi miglioramenti registrati negli ultimi anni l’inquinamento atmosferico continua a superare i limiti e gli orientamenti dell’Unione europea e dell’Organizzazione mondiale della sanità, e “rappresenta ancora un pericolo per la salute umana e per l’ambiente”.

L’inquinamento atmosferico sta danneggiando la salute umana e gli ecosistemi. Larghe fasce della popolazione non vivono in un ambiente sano, in base alle norme attuali.

Per imboccare un cammino sostenibile, l’Europa dovrà essere ambiziosa e andare oltre la legislazione attuale. Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA

Non da ultimo il Rapporto presentato il 17 aprile 2018 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. ( Clicca QUI per il rapporto dettagliato )

Secondo gli esperti dell’OMS in molte parti del mondo i livelli di inquinamento atmosferico rimangono pericolosamente alti:  9 persone su 10 respirano aria contenente alti livelli di sostanze inquinanti e circa 7 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’esposizione all’aria inquinata.

Sono stati diffusi i risultati dello studio dal titolo State Of Global Air condotto dall’Istituto degli effetti sulla salute e i dati contenuti nel rapporto realizzato in collaborazione con l’Health Effects Institute (HEI), l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) e l’Università della British Columbia sono impressionanti:
più del 95 per cento della popolazione mondiale respira aria pericolosa e al di sopra dei livelli ritenuti sicuri dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Sono state analizzate oltre 300 malattie e le cause di morte in 195 paesi e 84 fattori di rischio. Le conclusioni sono che la quasi totalità della popolazione globale respira aria pericolosa per la sua salute.

La ricerca, che ha preso spunto sui dati del Global Burden of Disease dell’IHME, afferma che l’inquinamento atmosferico, ovvero semplicemente “respirare”, è diventato la quarta causa di morte in assoluto a livello mondiale (dopo ipertensione, alimentazione e tabagismo).

Il Centro Diagnostico Baronia S.r.l.  e i suoi partner del marchio ECO con i quali condivide principi e metodi di esercizio di pratiche che perseguono gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, orientate secondo i pilastri individuati nell’ormai essenziale Rapporto Brundtland Our Common Future (il nostro futuro comune) nel quale si esplicita il concetto imperativo della sostenibilità, ovvero:

Sostenibilità: «un processo di cambiamento, in cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i mutamenti istituzionali sono in armonia e contribuiscono ad accrescere le possibilità attuali e future di soddisfare i bisogni e le aspirazioni umanitarie»

agendo sempre con lungimiranza nel campo della green economy sta sviluppando e sperimentando una nuova metodologia di BioMonitoraggio diffuso dell’aria.

Tale sperimentazione è stata concepita al fine di poter sviluppare, in un’ottica di green sustainability, un nuovo ‘metodo’ di monitoraggio condiviso della risorsa aria con la possibilità di dare la necessaria coscienza, agli stessi abitanti/cittadini/amministratori territoriali/operatori economici ed istituzionali, per perseguire il cambiamento e anticipare o evitare tutte le problematiche connesse all’inquinamento della risorsa.

Il sistema di BioMonitoraggio rappresenta un nuovo strumento ma, al tempo stesso, disegna un innovativo dispositivo di comunicazione tecnologica capace di attivare la cosiddetta shared social responsibilities, ovvero una responsabilità sociale condivisa che unirà inevitabilmente buone pratiche ambientali con sviluppo sostenibile dei territori monitorati teso all’armonizzazione delle attività antropiche.

I nostri sensori sono in grado di restituire il dato in modo inconfutabile e i sistemi di digitalizzazione e comunicazione che li supportano e traducono rendono il dato comprensibile a tutti! Questo perché crediamo che rifugiarsi in soluzioni cervellotiche e poco intuitive irrobustiscano solo la volontà di ignorare la criticità letale del fenomeno.

«Se davvero pensi che l’ambiente sia meno importante dell’economia, prova a trattenere il respiro mentre conti i tuoi soldi»: come satiricamente ci ricorda il  biologo Guy McPherson la qualità dell’aria è essenziale per la nostra vita.

Cerchiamo sostenitori per questa sfida perché la vittoria si otterrà con l’impegno di tutti! Se sei interessato a sostenerci contattaci!